Un’operazione ben studiata dal punto di vista commerciale questa reunion che accende i riflettori su una delle formazioni più interessanti del power statunitense nella seconda metà degli anni ‘80. Il debutto della band originaria di Seattle, prodotto da Terry Date, è tuttora considerato tra le gemme hard & heavy di quel periodo ma il successivo ‘Time Will Tell’ fu un flop e l’avvento del grunge spazzò via tutto. Dei Fifth Angel non si è saputo nulla per anni finché non sono stati invitati al Keep It True Festival e l’ipotesi di una reunion si è fatta più praticabile. Al resto ci ha pensato Jaap Waagemaker che ha spinto per la pubblicazione di quest’album nonostante l’assenza di Ted Pilot, ormai affermato dentista. Delle voci si è occupato il talentuoso chitarrista Kendall Bechtel, sostituto di James Byrd in occasione del secondo full lenght, e probabilmente verrà assunto un altro cantante per l’imminente tour promozionale (almeno per cantare i vecchi pezzi). La storica sezione ritmica, formata da Ken Mary (anche nei Flotsam & Jetsam e per un breve periodo negli Accept) e John Macko, rappresenta una garanzia ed i pezzi più old fashioned come ‘Stars Are Falling’, ‘We Will Rise’ e ‘Queen Of Thieves’, guarda caso posti ad inizio scaletta, convincono. Molto bello l’artwork di Zsofia Dankova ed interessante vedere cosa saprà combinare dal vivo Ed Archer, non presente in studio di registrazione ma appena rientrato nei ranghi.