Sono trascorsi ben cinque anni da ‘Are We There’ e nel frattempo la songwriter del New Jersey ha avuto una bambina e si è dedicata alla scuola ed alla recitazione. Qualche insicurezza deve essere sicuramente emersa ma, dopo avere composto queste dieci canzoni al pianoforte, John Congleton (The Decemberists, Wild Beasts) ha plasmato i suoni in maniera da far apparire l’artista giovane e fresca come se fosse ancora un’esordiente. Al suo fianco si sono distinti anche musicisti del calibro di Heather Woods Broderick (Efterklang), Jamie Stewart (Xiu Xiu), Lars Horntveth (Jaga Jazzist), Zachary Dawes (The Last Shadow Puppets), Joey Waronker (Atoms For Peace) e Stella Mozgawa (Warpaint) a conferma di quanta credibilità sia riuscita a costruirsi l’autrice di ‘Because I Was In Love’ e ‘Are We There’. ‘I Told You Everything’ inaugura una scaletta dove le difficoltà in amore e le ombre del passato si affacciano in una piattaforma sonora che ha preso i classici di Suicide, Portishead e Nick Cave come riferimenti principali. ‘Comeback Kid’ e ‘Seventeen’ sono tra i momenti più accessibili ma il lavoro colpisce nella sua interezza e ancora una volta Sharon Van Etten si dimostra abile nel porsi in maniera tagliente e trasversale a buona parte della scena indie rock americana.