Tony Kakko e soci tornano nei negozi con undici tracce che confermano l’ottimo momento di forma attraversato dalla band. In effetti, da ‘Pariah’s Child’ in poi, i finlandesi sembrano avere ritrovato l’ispirazione degli esordi e Elias Viljanen ha affinato sempre di più il suo rapporto artistico con un frontman tra i più apprezzati in patria. In fondo se i Sonata Arctica, dopo l’esplosione dei primi album, sono riusciti a mantenersi saldi nel catalogo di Nuclear Blast per così tanto tempo. ‘Talviyö’ si muove più o meno su binari consolidati con l’eccezione di un paio di tracce che sono quasi pop, sottolineo quasi, rispetto al power canonico. Come di consueto, le prime tracce (‘Whirlwind’ e ‘Cold’) servono ad introdurre l’ascoltatore in uno scenario nel quale melodia e potenza cercano di trovare un equilibrio vincente. ‘Storm The Armada’ e ‘The Last Of The Lambs’ toccano temi ambientali e riflettono l’atmosfera glaciale della copertina, realizzata da Onni Wiljami. Il pezzo migliore è però senza ombra di dubbio ‘The Raven Still Flies’, in cui il cantante offre una delle migliori performance da tempo immemore e la combinazione tra tastiere e batteria risulta perfetta.