Chi mi conosce saprà benissimo che vedere attori mitici come Tyler Mane (X-Men), Bill Moseley (The Devil’s Rejects) e soprattutto Danny Trejo (Grindhouse, Machete) in un film degli Slayer non potrà che farmi piacere. In questo caso però, visto che si parla della fine della più grande thrash band di tutti i tempi, avrei preferito qualcosa di diverso. Forse per gli Slayer sarebbe stato meglio lasciare in sordina, cessare di pubblicare dischi e farsi celebrare per il degno passato piuttosto che prolungare l’attesa della dipartita o mettere il nome su operazioni commerciali pacchiane come questa. Ascoltare i pezzi di ‘Reign In Blood’ o ‘Seasons In The Abyss’ è sempre eccitante ma vederli ancora sotto i riflettori, soprattutto dopo la tragica scomparsa di Jeff Hanneman, non ha fatto felici in molti. Premesso questo Gary Holt e Paul Bostaph, visto che Dave Lombardo ormai ha interrotto da tempo i rapporti, hanno fatto il loro dovere ed il tour di addio è stato un successo. L’idea per questo brutale film, diretto da BJ McDonnell e completato con l’epico concerto tenuto a Los Angeles nell’Agosto 2017, è nata durante le riprese dei video promozionali di ‘Repentless’ e, tra croci ribaltate, pentacoli ed immagini efferate, la resa è assicurata.