Gli svizzeri hanno dimostrato di essere capaci di mantenersi ai medesimi livelli qualitativi di un tempo nonostante la tragica scomparsa di Steve Lee e l’inevitabile logorio causato dagli anni che passano. Questo tredicesimo lavoro in studio non è certo il loro punto più alto e nemmeno un disco indispensabile per gli appassionati di aor e rock melodico, però si lascia ascoltare che è un piacere. La copertina di Thomas Ewerhard (Avantasia, After Forever) e ‘Bad News’, un titolo quanto mai profetico visto quello che sta succedendo nel mondo, introducono una scaletta che non si smuove dai canoni stilistici del gruppo ma propone comunque delle belle sorprese. Una è senza dubbio rappresentata dalla cover di ‘S.O.S.’ degli Abba, sempre più rivalutati negli ultimi anni, ma davanti a gemme melodiche come ‘Marry You’ o ‘Better Than Love’ è difficile non capitolare. Francis Rossi degli Status Quo ha supportato Leo Leoni in fase di songwriting e Nic Maeder, preciso nel compito da rispettare, mette in luce le proprie doti sia nei midtempo (‘Every Time I Die’) che nelle ballate (‘I Can Say I’m Sorry’). Il supporto di Nuclear Blast potrebbe spingere i Gotthard ancora in alto e non ci sarebbe da stupirsene. Di sicuro non sono tante le band che hanno saputo reggere così bene l’urto con i nuovi trend ed i cambiamenti dell’industria musicale.