Da tempo immemore consideriamo la donna, intesa come genere femminile e non come mero oggetto dei nostri desideri maschilisti, alla stregua di diavolo tentatore. Soprattutto le bionde svedesi scatenano da sempre i peggiori impulsi sessuali e Malin Louise Lemón Gadeborg, classe ‘87, non ha impiegato molto ad accelerare gli ormoni degli appassionati di folk nordico. Quello che la regina del death gospel ha saputo trasmettere fin dall’esordio ‘Purge’, uscito due anni orsono per Icons Creating Evil Art, è un potere magnetico fuori dal comune e ‘Devil’ la conferma su livelli altissimi. Le presenti cinque tracce, solari, intime eppure a tratti claustrofobiche e tetre, sono state prodotte assieme al tastierista Anders Ludwigsson e la vedono abbracciare sonorità più schiette. Un approccio organico, alla base di una stretta connessione con l’ascoltatore, che comunque risente degli insegnamenti di Randall Dunn. Tra retaggi blues e soul, divagazioni in territori dark ambient e passaggi cinematici di alto profilo, oltre al bellissimo singolo che presta il titolo al mini, ‘Forever Alone ‘e ‘Bathe In Gold’ segnano progressi importanti mentre ‘All My Tears’ traccia una forte continuità col passato. Un discorso a parte lo merita poi Icons Creating Evil Art, label che nel giro di un paio di anni ha messo su un catalogo di tutto rispetto con artiste quali Shaam Larein, Helga e Bonnie Li.