Viviamo tempi duri e il mercato musicale è ormai saturo di uscite e governato da regole improntate sull’usa e getta. Per fortuna ci sono ancora artisti che la pensano diversamente, che sono innamorati del prodotto fisico e che pubblicano dischi alla vecchia maniera, curando ogni dettaglio, dal songwriting alla produzione, e donando agli appassionati di rock e metal opere di valore. É il caso di Tony Kakko dei Sonata Arctica che può vantare una carriera importante alle spalle e che potrebbe tranquillamente godersi il conto in banca e cadenzare gli impegni senza troppe difficoltà. Nella sua mente è invece nato un nuovo progetto, anch’esso basato su un ibrido tra power e symphonic metal, che vede coinvolti il fidato bassista e chitarrista Pasi Kauppinen, suo fratello Timo (già nei Silent Voices) ed il batterista Jere Lahti (drum-tech proprio per i Sonata Arctica). Un progetto nato tra amici quindi, tra persone che trascorrono parecchio tempo assieme e che desiderano condividere qualcosa di artistico e non solo una bevuta al bar. Ascoltando questo debutto però, Himmelkraft non suona affatto come puro divertimento ma al contrario come un progetto quanto mai ambizioso e destinato ad avere lunga vita. I prossimi anni ci diranno se sarà veramente così ma intanto possiamo accontentarci con una dozzina di pezzi, tra cui i singoli ‘Full Steam Ahead’ e ‘Paika’, che attraversano temi di storia, introspezione ed esperienza umana. Un intreccio di narrazioni melodiche, che fonde voci potenti, strumentazioni complesse e narrazioni profonde e che in arrangiamenti più singolari come ‘Uranium’ e ‘There’s A Date On Every Dream’ mostra margini di crescita significativi.