Elinor Lüdde ha iniziato a lavorare a materiale solista sei anni fa. In tutto questo tempo la musicista e compositrice originaria di Amburgo ha cercato un approccio meno convenzionale possibile alla fusione di strumenti arpa, organo e chitarra con sintetizzatori analogici e field recordings. In tal senso la sua voce può essere considerata alla stregua di qualsiasi altro strumento perché quello che sembra più contare è l'impatto atmosferico e cinematico della musica. Alcuni riferimenti potrebbero essere Efterklang e Ben Frost, rispettivamente per l'eleganza e l'oscurità di certi passaggi, ma CORECASS pare essere un progetto che non ha ancora trovato la sua identità definitiva. Questo rappresenta soprattutto un vantaggio perché l'artista sembra poco incline ad un approccio sistematico e fa di tutto per evitare di essere catalogata con spunti melodici improvvisi ed una continua catarsi sonora, al cospetto della quale è difficile non riflettere. Il dodici pollici 'Sacer' aveva attratto la scena underground tedesca mentre 'V O I D', anche grazie al supporto di un'etichetta come Golden Antenna, ha tutto quello che serve per imporre la graziosa Lüdde all'attenzione della comunità internazionale. Se poi la conoscete già grazie a Deafhex, scommetto che troverete intrigante questa sua nuova sfida discografica.