Lo scatenato frontman di The Dillinger Escape Plan e The Black Queen, di recente nei negozi anche col secondo album dei Killer Be Killed, ha coronato un sogno raccogliendo una manciata di tracce che lo vedono sperimentare con synth pop, darkwave, noise e industrial. Il risultato è da capogiro e al suo fianco troviamo il produttore Nick Rowe (ingegnere del suono con Lamb Of God e Korn ma anche Madonna e Sky Ferreira) e tre batteristi di spessore quali Ben Koller (Converge), Chris Hornbrook (Poison The Well) e Chris Pennie (The Dillinger Escape Plan), per un viaggio sonoro che mi ha ricordato, dal punto di vista concettuale e non sonoro, quello affrontato l’anno passato da Daniel Tompkins con ‘Castles’. Il pregio maggiore del disco è il senso di libertà artistica che trasmette; scorrendo le tracce si ha costantemente la percezione che Puciato abbia sperimentato senza porsi alcun limiti e si sia fatto condizionare solo dall’istinto, oltre che dall’incredibile range vocale che gli permette qualsiasi cosa. ‘Evacuation’ potrebbe essere un pezzo dei Nine Inch Nails, ‘Creator Of God’ mi ha subito fatto venire in mente i Godflesh e la conclusiva ‘September City’ gli Slowdive, oppure i Minor Victories che vedono tra le loro fila sempre Rachel Goswell. ‘Fire For Water’ e ‘Deep Set’ sono due potenziali singoli da classifica e ‘Through The Walls’ l’esatto complemento di ‘Heartfree’. La tensione viene mantenuta sempre elevata e la speranza è che ‘Child Soldier: Creator Of God’ abbia presto un seguito.