Le contaminazioni tra generi e la determinazione nel distinguersi nella massa sono alla base di questo secondo lavoro dei fiorentini, che hanno pensato un viaggio, una strana sorta di odissea blasfema, per trasportare l’ascoltatore in una dimensione lontana da tutto. Groove serrati, melodie affabili, influenze r&b, hip hop, soul e addirittura heavy metal, retaggi della musica anni ‘80 e ‘90 ma soprattutto il talento vocale di Tommaso Tiranno. ‘Bobby Is Dead’ è stato registrato al Blue Moon Recording Studio da Samuele Cangi (Manitoba, /handlogic, unePassante..) e Tommaso Giuliani (Nervi, Il Giunto Di Cardàno), che hanno saputo esaltare l’organicità dei passaggi più pop e commerciali con una struttura compositiva dinamica molto flessibile che ben si rapporta all’artwork futuristico con cui viene presentata la release. All’esplosione di suoni ed immagini contribuiscono anche il chitarrista Enrico Giannini, il batterista Alessio Giusti e la bassista-visual artist Rebecca Lena. Le citazioni sci-fi, disposte con intelligenza lungo la scaletta, si contrappongono agli strumentali ‘ NDRTKN #1’ e ‘NDRTKN #2’, con 10G allo scratch, così come singoli di grande immediatezza quali ‘Six Six Cigarettes’ e ‘Never Made It To Hollywood’ si interfacciano con le collaborazioni con Gabriel Stanza dei Dust & The Dukes (‘The Haunted’) e Rocco Brunori (‘Bobby Is Dead’) rendendo la materia sonora accesa ed imprevedibile.