-Core
Ancient Astronauts
Motorpsycho
Stickman Records
Pubblicato il 02/08/2022 da Francesco Brunale
Songs
1. The Ladder
2. The Flower Of Awareness
3. Mona Lisa/Azrael
4. Chariot Of The Sun – To Phaeton On The Occasion Of Sunrise (Theme From An Imaginary Movie)
Songs
1. The Ladder
2. The Flower Of Awareness
3. Mona Lisa/Azrael
4. Chariot Of The Sun – To Phaeton On The Occasion Of Sunrise (Theme From An Imaginary Movie)

Ogni qualvolta i Motorpsycho estraggono dal proprio infinito cilindro un nuovo disco, si parla, quasi sempre, di capolavoro. Tutti sono entusiasti, tutti scrivono di album epocali e che lasceranno il segno, evidenziando l’essere integerrimi da parte dei tre signori (non più ragazzi, ormai) norvegesi. Insomma, questa band gode di buona stampa da sempre e sicuramente i giudizi ottimi che ricevono sono figli del duro lavoro, di una certa qualità e della grande resa sonora in sede live. Il problema, come spesso capita in certi casi, è l’esaltazione a prescindere, come quella che vediamo ogni giorno, anche sui telegiornali di casa nostra, quando si parla dei Maneskin. Senza entrare nel merito e senza fare paragoni che chiaramente non esistono, nel loro piccolo i Motorpsycho sono questo tipo di entità musicale. Ogni disco che viene messo sul mercato sembra avere la parvenza di un nuovo capolavoro. Probabilmente sarà così anche per questo “Ancient Astronauts” che non si discosta di molto dai lavori precedenti. Come al solito, il trio suona da paura e si lancia in lunghissime jam spaziali che non faranno altro che risultare fantastiche per chi è affezionato al sound di una band che viaggia da decenni con il pilota automatico, come dimostra la propria discografia letteralmente sterminata, se si considerano anche i numerosissimi EP fatti uscire in questi anni. Ci sono spazi anche per intelligenti concessioni melodiche, ma è sempre la sperimentazione sonora ad avere la meglio su tutto, con i riferimenti ai Blue Cheer che non mancano mai. Gli ingredienti, dunque, sono questi qui: troverete quattro canzoni che durano parecchio, non avrete abboccamenti alle classifiche (che, va detto in tutta onestà, non sono mai state prese in considerazione dai nostri), farete viaggi continui e ripetuti in mondi trasversali che sembrano distanti anni luce dai tempi che viviamo e avrete un risultato finale che non tradirà le aspettative di chi desidera ardentemente dagli scandinavi questo tipo di prodotto che è, come al solito, ben confezionato. 

Motorpsycho
From Norvegia

Discography
1991: Lobotomizer
1993: Demon Box
1994: Timothy's Monster
1996: Blissard
1997: Angels And Daemons At Play
1998: Trust Us
2000: Let Them Eat Cake
2001: Phanerothyme
2002: It's A Love Cult
2006: Black Hole/Blank Canvas
2008: Little Lucid Moments
2009: Child Of The Future
2010: Heavy Metal Fruit
2013: Still Life With Eggplant
2014: Behind The Sun
2016: Here Be Monsters
2016: Here Be Monsters Vol. 2
2017: Begynnelser
2017: The Tower
2019: The Crucible
2020: The All Is One
2021: Kingdom Of Oblivion
2022: Ancient Astronauts