Gwyn Strang e Sean Bilovecky (ex-Disengage) continuano a sorprendere con un doom rock estremamente evocativo, che raggiunge vette espressive superiori alla media grazie all’invidiabile affinità della coppia ed a parti vocali che affondano anche in altri generi come l’elettronica o il pop. Il rituale del duo di Cleveland poggia sempre su riff alla Black Sabbath però le divagazioni progressive sono aumentate e nei continui rallentamenti che ‘Skin & Sorrow’ propone si scoprono sfumature in quantità spropositata. Viene infatti da chiedersi perché un gruppo del genere, che tra l’altro ha dimostrato di valere più di molti altri pure dal vivo, non faccia parte del roster di un’etichetta importante, ma questo è il mercato di oggi e dobbiamo solo adeguarci. In ogni caso vi suggerisco di lasciarvi andare totalmente alla musica dei Frayle, che non hanno mai nascosto la loro passione per i Bauhaus e possono contare su un grandioso gusto estetico gotico, e godere di pezzi enormi come ‘Bright Eyes’, per cui è stato girato un video in un luogo catartico come Salem, ‘Stars’ e ‘Song For The Dead’, perfetti per qualche colonna sonora horror ma anche per allietare i vostri incubi più frequenti.