La sleaze metal band transalpina, attiva da oltre vent’anni, ha cercato di compiere il salto di qualità definitivo, con un album compatto, privo di cali di tensioni e ricco di ammiccamenti al mercato statunitense. La voce e la chitarra di Swan Hellion sono sempre in primo piano ma anche i giri di basso di Matthieu de la Roche sono basilari per un sound cresciuto di lavoro in lavoro, soprattutto grazie all’esperienza accumulata in tour, che adesso trova il suo apice in pezzi come ‘Dawn Of Hell’, ‘Demon’ o ‘Set The World On Fire’, che non aspettano altro di essere cantati a squarciagola dai fan di mezzo mondo. La collaborazione con Johannes Braun (Exit Eden, Beyond The Black) ha portato all’assolo di Jim Müller su ‘Neon Drift’ e quindi c’è un pizzico di Kissin’ Dynamite in questo disco che SPV sta spingendo molto. Le possibilità che la fanbase cresca ulteriormente e che i Blackrain finiscano in qualche tour di successo sono reali e, dopo tanti anni di gavetta, sarebbe il giusto premio per dei musicisti capaci di trasmettere personalità ed un tocco dark all’omaggio nei confronti di Guns N’ Roses, Skid Row e L.A. Guns.