L’esordio su lunga distanza del progetto che vede coinvolti membri di Year Of The Knife, Payback e Never Ending Game è uscito in ritardo rispetto alla tabella di marcia ed è stato certamente penalizzato dal momento precario che sta attraversando l’industria discografica. Ciò non ha impedito comunque al gruppo di divertirsi senza alcun limite e ricordare a tutti il vero significato del termine crossover. In queste nove tracce troverete infatti il meglio di quanto si ascoltava negli States, soprattutto nella West Coast, tra la fine degli anni ‘80 alla prima metà del decennio successivo. Le citazioni sono continue e promiscue, si passa dai Downset ai Body Count, dai Biohazard agli Agnostic Front con buona pace per chi ama le melodie di facile presa ed i ritornelli radiofonici. Matt Karll è un ossesso al microfono e dietro a lui si muovono due chitarristi pazzeschi come Will Kaelin e Mike Wasylenko, in grado di omaggiare la tecnica di Sepultura e Suicidal Tendencies ma anche di rendere i riff maledettamente quadrati quando conta, e una sezione ritmica tellurica che non concede il minimo respiro all’ascoltatore. Semplicemente da brividi ‘Helta Skelta’ (che vede come ospite il wrestler Brody King), ‘Faceless Enemy’ (già presente su ‘Loyalti At All Costs’ in una versione leggermente diversa) e ‘Hate Sells’ ma tutto l’album è di un impatto micidiale. Una chiamata alle armi che ci auguriamo possa essere supportata da un’etichetta di valore e ci permetta di godere dal vivo delle abilità fuori discussione di questi cinque musicisti che non si sono arresi allo scorrere del tempo.