-Core
Foregone
In Flames
Nuclear Blast
Pubblicato il 06/02/2023 da Lorenzo Becciani
Songs
1 The Beginning Of All Things
2 State of Slow Decay
3 Meet Your Maker
4 Bleeding Out
5 Foregone Pt. 1
6 Foregone Pt. 2
7 Pure Light Of Mind
8 The Great Deceiver
9 In The Dark
10 A Dialogue In B Flat Minor
11 Cynosure
12 End The Transmission
13 Become One

Gli svedesi hanno vissuto tanti momenti difficili. Dai problemi di dipendenza dall’alcol del chitarrista Jesper Strömblad alle critiche ricevute per il progressivo avvicinamento a sonorità alternative metal, non tutto è andato liscio però la risposta del gruppo non si è mai fatta attendere, soprattutto in sede live dove la qualità delle performance non ha risentito dei vari cambi di formazione. Di membri storici sono rimasti soltanto Anders Fridén e Björn Gelotte, ma il successore di ‘I, The Mask’ appare fin dai primi minuti di una solidità pazzesca e sono sicuro che l’ex-Megadeth Chris Broderick non farà rimpiangere troppo Niclas Engelin. La prestazione del frontman è strepitosa e ‘State Of Slow Decay’ è il manifesto della nuova era, tra elettronica e groove capaci di trasmettere un’energia spropositata. Non solo ‘Foregone’ non teme il confronto con i masterpiece del passato e si pone trasversale a quanto di meglio è stato dato alle stampe negli ultimi anni in ambito alternative metal e metalcore, ma appare il compendio migliore possibile all’opera prima dei The Halo Effect, un disco che al contrario ha fatto dell’approccio retrogrado un punto di forza. Le liriche non sono affatto banali e in alcuni passaggi il melodic death statuario degli esordi è dominante, e avere Tanner Wayne (ex-Underoath) dietro le pelli paga eccome, mentre in altri frangenti emergono le contaminazioni ed i contrasti tra clean vocals e growl. Al di là del valore intrinseco delle tracce – anche ‘Meet Your Maker’ e ‘The Great Deceiver’ sono spettacolari e non faranno fatica a diventare dei classici dal vivo – sorprende l’equilibrio tra nostalgia per il passato (‘Foregone Pt.1’) e strutture ritmiche immediatamente riconoscibili con invettive moderne, arrangiamenti coraggiosi ed un epicità in grado di raccogliere consensi tra i giovani (‘Bleeding Out’ e ‘In The Dark’). Riguardo ai suoni di chitarra e batteria poi non credo che ci fossero grandi dubbi. La produzione è stata curata ancora una volta da Anders Fridén e Howard Benson (P.O.D., Blindside, Otep..) mentre l’ex drummer Joe Rickard (Love And Death, Issues) si è occupato del mixaggio, con grande attenzione per le dinamiche e la profondità degli stacchi vocali. Di gran lunga il migliore album uscito per Nuclear Blast da diversi anni a questa parte e un lavoro che pretende fin d’ora un posto di diritto nelle playlist invernali.

Songs
1 The Beginning Of All Things
2 State of Slow Decay
3 Meet Your Maker
4 Bleeding Out
5 Foregone Pt. 1
6 Foregone Pt. 2
7 Pure Light Of Mind
8 The Great Deceiver
9 In The Dark
10 A Dialogue In B Flat Minor
11 Cynosure
12 End The Transmission
13 Become One
In Flames
From Svezia

Discography
Lunar Strain (1994)
The Jester Race (1996)
Whoracle (1997)
Colony (1999)
Clayman (2000)
Reroute to Remain (2002)
Soundtrack to Your Escape (2004)
Come Clarity (2006)
A Sense of Purpose (2008)
Sounds of a Playground Fading (2011)
Siren Charms (2014)
Battles (2016)
I, The Mask (2019)
Foregone (2023)