Ricordo ancora quando ho intervistato Cormac Neeson su un muretto di Piazza Duomo durante Pistoia Blues. I nordirlandesi erano in apertura ai Whitesnake, assieme agli Hardcore Superstar, ed il cantante si mostrò molto rilassato e felice di parlare di musica. Un po’ come quando ci troviamo al pub e discorriamo del più o del meno con gli amici. ‘Sundowners’ è un po’ questo. Un disco, nato dopo un lungo silenzio e composto nel periodo più difficile della band, che non risente affatto della tensione o della preoccupazione degli ultimi tempi. Un disco di puro rock, ricco di venature country e blues, arioso nelle melodie e tenace quando chitarre e batteria decidono di picchiare duro. Le registrazioni si sono svolte presso i Middle Farm Studios e della produzione si è occupato Dan Weller (Monster Truck, Those Damn Crows). Il risultato è molto fisico e risplende come un diamante grezzo nel ricco catalogo di Golden Robot Records, label che nel giro di pochi anni si è accaparrata formazioni come Filter, Frank Carter & The Rattlesnakes e Hardcore Superstar. ‘Cold Heart’ potrebbe far parte tranquillamente del repertorio dei Free mentre ‘Get Back On It’ e ‘Oh Cherry’ riflettono una passione profonda per gli AC/DC. La voce roca di Cormac Neeson emerge soprattutto in ‘California Rust’ e ‘Livin’ On The Line’ mette in evidenza la qualità del “tocco” di Paul Mahon. Il bello è che non è finita qui. Tutti i pezzi di ‘Sundowners’ infatti sono stati scritti e pensati per crescere in sede live e siamo certi che così succederà. I The Answer avevano bisogno di un ritorno come questo e gli appassionati di hard rock e anni ‘70 li ripagheranno della fatica.