Dopo l’ottimo primo volume, il gruppo originario di Santa Barbara ha operato una ulteriore sterzata stilistica preferendo al groove di estrazione alternative metal un profilo chitarristico più eclettico e vicino tanto al death quanto a certo thrash di fine anni ‘80. Ascoltando questo nuovo lavoro, molto vario sia dal punto di vista degli arrangiamenti che delle parti ritmiche, viene da smentire i suoi autori che lo avevano preannunciato ancora più aggressivo e letale del precedente, ma in scaletta troverete comunque momenti di valore (‘Mantra’, ‘Nothing Lasts Forever’ e ‘Bloodbath’). Il contributo di Mike Spreitzer e Davier Pérez è determinante per assestare i colpi brutali a cui eravamo un po’ tutti abituati ed è semmai Dez Fafara, tornato a suonare dal vivo con i Coal Chamber proprio in questi giorni, ad apparire giù di tono. D’altra parte, prima il cancro della moglie e poi il Covid-19 che lo ha quasi ucciso, è stato segnato duramente nel recente periodo ed è normale avere dei passaggi a vuoto, come gli atleti che dopo un infortunio hanno bisogno di ritrovare il ritmo gara. Detto questo, ‘Dealing With Demons Vol. II’ è in ogni caso superiore alla media delle release di oggi. I vecchi fan però lo ascolteranno qualche volta e poi torneranno a sbattere la testa sulle note dei masterpiece del passato.