La presenza illustre di Matthew K. Heafy dei Trivium in ‘The Witch Beckons’ impreziosisce la scaletta del successore di ‘Absolvere’, che si candida con forza a migliore uscita deathcore dell’anno. Nel giro di sette anni il gruppo originario della Pennsylvania ha saputo costruirsi una credibilità sempre crescente all’interno della comunità e il passaparola relativo alle strepitose performance dal vivo ha fatto il resto. Nella loro musica non c’è solo deathcore classico, ma troviamo anche influenze industrial e nu metal. In fase di presentazione si legge di paragoni con formazioni del calibro di Meshuggah, Deftones e Fear Factory e personalmente aggiungerei anche Behemoth e Vildhjarta. Le undici canzoni in questione sono state prodotte assieme a Josh Schroeder (Lorna Shore, Tallah) e nel mixaggio spiccano le vocals abrasive di David Simonich ed il drummin’ ossessivo e maniacale di Bobby Crow. ‘Tower Of Torsos’ e ‘Pray For Death’. A completare una line-up rinnovata sono il chitarrista Carl Schulz, le cui doti sono evidenti in ‘Borrowed Time’ e ‘DREAMKILLER’, e il bassista Michael Cassese. Nella speranza di potere assistere presto ad un loro concerto, i Signs Of The Swarm ci prendono a schiaffi dall’inizio alla fine, dimostrando di avere grandi capacità di scrittura ed un’attitudine rara da riscontrare in circolazione.