Senza nulla togliere ai musicisti che si sono destreggiati in passato, credo fortemente che la presente sia la migliore line-up da tempo immemore per questi colossi del death metal. Vedere Erik Rutan (Hate Eternal, Morbid Angel) sul palco è sempre un piacere e, indipendentemente dal valore delle loro ultime canzoni, il tour promozionale di ‘Chaos Horrific’ sarà uno spasso. Premesso questo, le righe che seguiranno potrebbero essere tranquillamente copiate e incollate dalla recensione di ‘Violence Unimagined’ perché l’apporto innovativo – e non potrebbe essere altrimenti – è pari a zero e le considerazioni sono le medesime. Nulla è cambiato e nulla cambierà, tra i latrati di George "Corpsegrinder" Fisher ed i fenomenali stacchi ritmici della band, che poggiano sul basso ridondante di Alex Webster e sulle insane parti di batteria a cura di Paul Mazurkiewicz. Per quanto concerne la tecnica di Rob Barrett, l’altro chitarrista che è tornato nei ranghi da circa diciotto anni, non penso ci sia niente da aggiungere. ‘Overlords Of Violence’, ‘Summoned For Sacrifice’ – un pezzo pazzesco che merita di essere incluso in qualsiasi playlist di metal estremo che si rispetti – ‘Blood Blind’ e ancora la conclusiva ‘Drain You Empty’ danno la misura degli standard fuori categoria ai quali si assestano ancora una volta gli statunitensi.