Una sofisticata melodic rock band di Stoccolma, fondata un anno e mezzo fa circa da Roland “Rolli” Forsman e connessa in maniera forte con gli anni ‘80, ma anche caratterizzata dalla produzione moderna di Eric Mårtensson degli Eclipse. Così vengono presentati i Remedy e servono pochi secondi per rendersi conto che il loro esordio possiede un potenziale enorme agli occhi di tutti gli appassionati di AOR e hard rock. La mente va subito agli Swedish Erotica, ai Danger Danger, ai Lion di ‘Trouble In Angel City’ ed ai capolavori di Def Leppard e Journey. Ad aprire la scaletta è ‘Living On The Edge’, con chitarre alla Scorpions ed un feeling che richiama alla mente i migliori H.E.A.T. Seguono ‘I Wanna Have It All’ e ‘Marilyn’ e si percepisce in maniera evidente che i Remedy potrebbero scrivere una manciata di singoli per le radio e provare a scalare le classifiche. I valori della musica hard & heavy sono però troppo forti per scadere in soluzioni commerciali e così le chitarre ed il basso sono sempre in primo piano. ‘Scream In Silence’ e ‘Lifeline’ sono altri apici di un album che non suona piatto e scontato come quelli di tanti progetti da studio che vanno di moda al giorno d’oggi. A rendere vario l’ascolto ci pensano il tiro heavy metal di ‘Sinners And Saints’ ed il disegno armonico della ballata ‘Sundays At Nine’. Le tastiere di Jonas Öijvall (Tiamat) ritagliano sempre lo spazio giusto per i crescendo vocali di Robert van der Zwan e l’energia live dei Remedy, in attesa di vederli in tour da queste parti, è travolgente.