-Core
Passion Depression
Cold Cave
Heartworm Press
Pubblicato il 04/11/2024 da Lorenzo Becciani
Songs
She Reigns Down
Shadow Dance
Blackberries
Hourglass
Siren Song
Everlasting
Holy Road
Octavia

Un suono straziante di synth analogico e un beat contagioso inaugurano ‘Passion Depression’ ed è subito dance party per Wesley Eisold (Give Up Ghost, Some Girls) e Amy Lee. La voce tenebrosa del leader in ‘She Reigns Down’ rimane incollata addosso per tutto l’ascolto ed è già tempo di dimenticare i primi due full lenght ‘Love Comes Close’ e ‘Cherish The Light Years’. Quest’ultimo è vecchio ormai di tredici anni ed a lungo i Cold Cave hanno preferito pubblicare singoli e mini album (ultimo dei quali lo strepitoso ‘Fate In Seven Lessons’, edito nel 2021 da Heartworm Press), concedendosi alla lunga distanza soltanto con la compilation ‘Full Cold Moon’ (in ogni caso datata 2014). Il fatto che Eisold abbia voluto riappropriarsi del formato standard è testimonianza della forza di un concept che pervade tutto il lavoro. Un’opera nera in tutto e per tutto, cinica e pesante come la più grande delle catastrofi. ‘Blackberries’ è anni ‘80 a manetta (“It may be daylight, it may be dark, passion depression asleep in the park, all your little children, all your little lives, all your little bedtimes, all your lullabies”), ‘Hourglass’ cita in maniera palese David Bowie mentre ‘Siren Song’ è un’evoluzione di ‘You & Me & Infinity’ con ancora più coraggio di prima (“You're tempting me, talk to me, kiss me, save me. In the deep blue sea, if you're looking for, an open door, don't expect me anymore”). La dimensione live ha sicuramente influenzato la crescita di questo progetto che adesso ha davvero pochi rivali in ambito synthpop e darkwave, ma soprattutto che ha saputo rimanere oscuro e indipendente nonostante il largo riscontro ottenuto in tutto il mondo. Fedeli alla linea verrebbe da dire, se non fosse perché ci sono le elezioni americane e perché il politically correct è andato a farsi benedire da parecchio. La statua di marmo in copertina è quanto mai spiazzante perché siamo al cospetto di un album costruito su dinamiche potentissime, cavernoso e tetro a tratti ma anche ballabile e eccitante. Le radici hardcore di Eisold e la creatività della sua compagna, designer, performer e videomaker, fanno sì che i Cold Cave non scivolino accidentalmente nelle orde di revivalisti post-punk ed in chiusura il riff di ‘Holy Road’, con la voce della Lee in primo piano, e la cupa ‘Octavia’ regalano altre emozioni lancinanti costringendo a ripetere da capo un’esperienza che ha del paranormale, visto come si consuma la musica al giorno d’oggi. Di diritto nella playlist di fine anno e acquisto obbligato in vinile per chi non ha smesso di crederci.

Songs
She Reigns Down
Shadow Dance
Blackberries
Hourglass
Siren Song
Everlasting
Holy Road
Octavia
Cold Cave
From USA

Discography
Love Comes Close (2009)
Cherish the Light Years (2011)
Full Cold Moon (2014)
Passion Depression (2024)