In origine i Sunstorm furono un progetto creato a tavolino dalla nostrana Frontiers per esaltare le doti vocali di un grande frontman come Joe Lynn Turner che sarebbe stato coadiuvato per l’occasione dal tuttofare Alessandro Del Vecchio alle chitarre. Nel corso del tempo le cose si sono venute a modificare, visto che i succitati musicisti non fanno più parte di questa band con il ruolo di cantante che è stato preso da una delle ugole emergenti del panorama hard/heavy mondiale, ovvero Ronnie Romero (Rainbow, Micheal Shenker Group tra le sue partecipazioni). Sul tramonto di questo 2024, dunque, si materializza questo nuovo lavoro che rappresenta tutto ciò che uno si aspetta quando si imbatte nella gran parte degli album che vengono prodotti dalla casa discografica partenopea, ovvero AOR vecchio stile, arioso, melodico, pomposo e che mette in risalto, soprattutto, le doti vocali del cantante di turno. Insomma “Restless Fight” è il classico disco che uno sa di trovare con ballate tipiche degli anni ottanta (“Without you”), pezzi tirati il giusto (“I’ll Stand For You” e “Take It All”) e tracce dall’ottimo impatto melodico quale, ad esempio, è “Dreams Aren’t Over” che si trova collocata verso la fine e che risalta le doti vocali di un Romero che, in certi passaggi, ricorda il buon Ronnie James Dio. A proposito di anni che furono, registriamo anche la cover di uno dei pezzi più belli del decennio “ottantiano”, ovvero “Shot In The Dark”, uno dei brani che hanno riscosso più successo commerciale all’interno della carriera incredibile di Ozzy Osbourne. Per il resto la band, tutta tricolore, che accompagna Romero fa il suo ottimo lavoro, calandosi nella parte e suonando una musica tipicamente datata, ma tremendamente attuale visti gli innumerevoli dischi che escono annualmente e che ci riportano indietro con la mente a Foreigner e compagnia cantante. “Restless Fight”, tirando le somme, si rivela un album tipicamente di maniera dove trovi tutto quello che sai di volere quando si ha tra le mani un disco firmato Frontiers. Insomma, ogni tassello è piantato secondo copione, ma non si può parlare di capolavoro o di lavoro imperdibile.