Alla faccia di chi è del parere che la musica di Detroit sia ancora solo quella di Eminem e dei suoi seguaci, è arrivato da poco nei negozi il secondo lavoro in studio dei Demon Bitch, intitolato come un gioco da tavolo e devoto all’heavy metal anni ‘80 con influenze neo-classiche e arrangiamenti che più teatrali non si può. A pubblicarlo è la Gates Of Hell Records, che di recente ha dato alle stampe anche l'interessante ' Wielder Of The Steel' dei Phaëthon, e in scaletta troverete solo pezzi per defender accaniti. La title track è una via di mezzo tra King Diamond e Iron Maiden prima maniera con improvvise accelerazioni e Logon Saton (nei White Magician col chitarrista Derek DiBella) a prendersi i riflettori col suo cantato pomposo e un paio di acuti da record. ‘The Quickening’ e ‘Into The Archway’ sono altri due passaggi che caratterizzano molto un’esperienza sonora, tra l’esoterico e il fantasy, che non potete permettervi di evitare prima che arrivino le feste e le playlist di fine anno. Una buona scusa per scoprire anche il precedente ‘Hellfriends’ del 2016 – a sua volta preceduto dall’EP ‘Death Is Hanging…’ e dall’omonima compilation risalenti al 2014 - e magari per avvicinarsi ad uno stile che piaceva tanto ai vostri fratelli maggiori con i poster di Manowar e Judas Priest in cameretta. Perfetto come colonna sonora per una serie di sfide all’ultimo sangue con le ultime espansioni di Hero Quest o Talisman.