Mi ero quasi dimenticato di questo gruppo black metal norvegese che, poco meno di cinque anni fa, mi aveva fatto sobbalzare e spendere grandi parole di elogio per il magnifico ‘Shame Is Just A Word’. In realtà più che di gruppo avrebbe senso parlare di supergruppo visto che in line-up abbiamo tre membri dei Carpathian Forest, il chitarrista dei Magister Templi Fjellnord e l’ex-Ragnarok HansFyrste alla voce. In questo sesto lavoro in studio troverete dieci tracce gelide, tra cui una reprise di ‘Under My Thumb’ dei Rolling Stones, trascinate da una sezione ritmica da brividi e dalle idee chitarristiche del leader HaaN, anche in Aandemaner e Repulsive Aggression. Un profilo tecnico accentuato che non inficia minimamente, anzi la esalta, la natura malvagia del materiale. ‘Determination’ e ‘Aluminium Bat Domina’ sono le tracce su cui ha puntato Soulseller Records per promuovere un disco che non ha bisogno di presentazioni in pompa magna. Trattasi di black metal nudo e crudo, potente e viscerale, incentrato su temi come blasfemia, misantropia e necrofilia. Niente di singolare o innovativo, ma in quanto a impatto gli Svarttjern temono pochi confronti. ‘Follow Through’ e la title track sono due rasoiate perfette per la dimensione live, così come ‘Lick My Flesh’, mentre ‘Erect Your Congregation’ e ‘Sin, Offer, Obey’ mostrano una struttura differente, più articolata e sperimentale, contribuendo in questo modo a rendere più dinamico l’ascolto. Li abbiamo attesi un lustro ma ne è valsa la pena.