Un piccolo spiraglio di luce si apre anche nei gironi infernali mentre i peccatori bruciano lentamente tra le fiamme del loro tormento. Senza interrompere minimamente il legame con il metal più estremo e ferale questa nuova creatura della Hopeless Records (Thrice) ha sconvolto letteralmente la propria proposta che fa capo a stacchi hardcore che però non seguono più le regole di un tempo. Un gruppo fantastico che vive in bilico tra un passato che non è possibile mettere da parte e le evoluzioni moderne che il metal e il punk hanno dovuto necessariamente sopportare. Passaggi melodici che strizzano l'occhio alle nuove forme dell'emo si alternano con scariche di adrenalina e gelida violenza suburbana. Squarci di incubi che pensavamo avere rimosso ritornano con una forza nuova e incontrollabile. Hopesfall, Shadows Fall e Killswitch Engage sono i punti di riferimento più evidenti nei passaggi più violenti ai quali si aggiunge un'intelligenza compositiva e un'apertura mentale che rende 'Waking The Fallen' davvero impressionante per originalità e impatto. Le grida di M. Shadows sottolineano l'epicità di canzoni come 'I Won't See You Tonight' (due parti per quasi quattordici minuti) e 'Desecrate Through Reverence' mentre nei momenti di chiara estrazione punk i Rancid di Lars Frederiksen e Tim Armstrong appaiono all'orizzonte. 'Chapter Four', 'Second Heartbeat' e 'And All Things To End' in tutta la loro lunga durata non perdono nemmeno per un attimo la costante di aggressività che caratterizza le performance live di questa formidabile (e giovanissima) realtà di Huntington Beach. E quando alla batteria siede The Reverend Tholomew Plague è inutile aggiungere altro..