DVD1 1. Over the Madness (52:44) 2. Over the Madness Director's Cut (78:31)
DVD2 1. Interview with Greg Mackintosh (81:37) 2. Thessaloniki Rehearsal (Jan 2006) (2:40) 3. Greece Backstage (Jan 2006) (11:21) 4. Interview with Christina Scabbia of Lacuna Coil (4:10) 5. Interview with Mark 'Barney' Greenway of Napalm Death (9:08) 6. Aaron Aedy's Paradise Lost Memorabilia (20:42)
Songs
DVD1 1. Over the Madness (52:44) 2. Over the Madness Director's Cut (78:31)
DVD2 1. Interview with Greg Mackintosh (81:37) 2. Thessaloniki Rehearsal (Jan 2006) (2:40) 3. Greece Backstage (Jan 2006) (11:21) 4. Interview with Christina Scabbia of Lacuna Coil (4:10) 5. Interview with Mark 'Barney' Greenway of Napalm Death (9:08) 6. Aaron Aedy's Paradise Lost Memorabilia (20:42)
Ricordo la prima volta che ho ascoltato "Over The Madness" come fosse ora. Ricordo la prima volta che ho ascoltato "Christendom" o "Embers Fire". Era tutto diverso e utto cambiò non solo per me ma per un"intera generazione metal che iniziò a conoscere il gothic e raffrontarsi con esso. Pochi gruppi hanno cambiato davvero il corso delle cose come i Paradise Lost paladini – insieme ai My Dying Bride – di una scena che partendo dalle reazionarie terre inglesi invase presto tutto il continente. Il successo su scala mondiale li ha solamente sfiorati ma per molti è stato meglio così. Mai un compromesso, mai un album uguale all"altro ma una costante evoluzione che li ha portati dal death metal, dai profondi abissi del doom ad abbracciare tessuti gotici e cattedrali immerse nel fumo grigio e ancora elettronica, synth-pop e barlumi di spazi astrali. Adesso che il loro viaggio li ha riportati su coordinate più similari a quelle dei loro masterpiece senza tempo ("Icon", "Draconian Times" e "One Second") è tempo di ricostuire questa storia, questo percorso che ha segnato un"indelebile cicatrice sul corpo senza vita e poi rianimato del metal degli anni novanta. Se siamo ancora qui è anche grazie a loro e "Over The Madness", il film di Diran Noubar proposto con questo dvd, farà ironicamente luce sui veri "pioneri del culto". Un culto oscuro, gotico, malato ma mai irrazionale. A parlare tra gli altri Martin Eric Ain (Celtic Frost), Cristina Scabbia (Lacuna Coil), Mark "Barney" Greenway (Napalm Death), Lee Dorrian (Cathedral) e Aaron Stainthorpe (My Dying Bride). Un tributo al gothic metal. Dei più sinceri.
Lost Paradise (1990) Gothic (1991) Shades of God (1992) Icon (1993) Draconian Times (1995) One Second (1997) Host (1999) Believe in Nothing (2001) Symbol of Life (2002) Paradise Lost (2005) In Requiem (2007) Faith Divides Us - Death Unites Us (2009) Tragic Idol (2012) The Plague Within (2015) Medusa (2017) Obsidian (2020)