Proibito rimanere impassibili di fronte a tale gioiello. Dopo aver bevuto nuova linfa con gli ultimi due lavori in studio i Paradise Lost hanno mostrato anche dal vivo una tenuta impressionante quasi come se il tempo si fosse fermato e avesse cancellato di un colpo le incertezze del periodo successivo alla pubblicazione di "One Second". "The Anathomy Of Melancholy" schiude con due cd e due dvd le ali tracciate di inchiostro di un gruppo che solenne ripercorre i passi fondamentali della sua carriera nel giubilo di chi si ritrova spettatore. Al loro fianco troviamo pezzi di "Requiem" e del recente passato degli inglesi come a confermare il ritrovato appeal col pubblico e un approccio compositivo che si era forse troppo rarefatto da "Host" in poi. Ecco allora "So Much Is Lost", "Praise Lamented Shade" e "No Celebration" illuminare il tracciato alle immancabili "Forever Failure", "True Belief" e "The Last Time". Se l"ultimo tour di supporto agli H.I.M. era servito a schernire chi ancora nutriva dubbi sulla costante efficacia dei loro incipit gotici con questa release si tocca poi le vette di un connubio visuale e sonoro che non solo nel metal ha pochi precedenti ma rappresenta – come nel caso del documentario "Over The Madness" – una testimonianza unica di quello che e" stato, e" e sarà...