01. Chertograd 02. Night Electric Night 03. Death Dies Hard 04. Mark Of The Gun 05. Via The End 06. Blood Stains Blondes 07. Babylon 08. The Fuel Ignites 09. Arclight 10. Venus In Arms 11. Opium
Songs
01. Chertograd 02. Night Electric Night 03. Death Dies Hard 04. Mark Of The Gun 05. Via The End 06. Blood Stains Blondes 07. Babylon 08. The Fuel Ignites 09. Arclight 10. Venus In Arms 11. Opium
Non mi sono subito innamorato di "Night Electric Night". Al contrario come si dubita ad entrare in un vicolo di notte ho avuto un certo timore che il giochetto degli svedesi fosse finito male. Il presente è un album che impiega più ascolti per attaccarsi alle vostre cellule cerebrali e permeare le vostre giornate. Lo premetto perché qualcuno di voi potrebbe commettere l"errore di valutare l"immediatezza di "Chertograd" e "Death Dies Hard" e poi perdersi nel buio. Più di un brano ti stordisce lentamente, placa presto i primordiali istinti di un gruppo che proviene dalla scena estrema e recupera strutture compositive vicine a quelle di icone del gothic come Sister Of Mercy e Bauhaus. A questa impronta di base va poi aggiunta una produzione enorme che oltre a sottolineare gli evidenti progressi di Whiplasher Bernadotte dietro al microfono distribuisce casualmente meccanismi industriali e cingoli metallici che trasformano alcuni pezzi in derivati mutteriani dei Rammstein lasciando altri all"immediatezza di un glam oscuro e viscido. Il risultato sono canzoni come "Via The End" e "Opium" che mostrano un livello mai raggiunto prima dal gruppo di "Synthethic Generation" e "Termination Bliss" non solo permettendo la svolta attesa ma lasciando aperte potenziali direzioni future da non trascurare. Non fidatevi della notte dei Deathstars perché
cercherà di rapirvi e potreste non tornare più a casa.