-Core
Apologies Are For The Weak
Miss May I
Rise Records
Pubblicato il 18/01/2010 da pozz
Songs
1. A Dance with Aera Cura
2. Architect
3. Not Our Tomorrow
4. Arms of the Messiah
5. Apologies Are for the Weak
6. Harlots Breath
7. Tides
8. Blessing with a Curse
9. Porcelain Wings
10. Forgive and Forget
Songs
1. A Dance with Aera Cura
2. Architect
3. Not Our Tomorrow
4. Arms of the Messiah
5. Apologies Are for the Weak
6. Harlots Breath
7. Tides
8. Blessing with a Curse
9. Porcelain Wings
10. Forgive and Forget
Il 2009 è stato l’anno del ‘core’ in tutte le salse: metal, death, math, e chi più ne ha più ne metta. Si farebbe veramente fatica ad elencare tutte le band esordienti che si sono orientate verso questo sound, ma l’impresa di scovare quelle veramente valide è molto meno ardua. Sono troppe le band fotocopia dei grandi maestri svedesi o dei capostipiti del death della Florida; quelle che hanno qualcosa da dire, dal punto di vista dei contenuti, della tecnica o della (poca, a dir la verità) originalità si contano, invece, sulla punta delle dite. Tra queste band interessanti, sentiamo di poter aggiungere i Miss May I, cinque giovanissimi ragazzi dell’Ohio che esordiscono alla lunga distanza con ‘Apologies Are For The Weak’. L’album racchiude tutte le componenti che vanno di moda attualmente, e pertanto non aggiunge veramente nulla dal punto di vista dell’innovazione: i riff alla At The Gates, la ricerca della melodia mista a una sezione ritmica serrata tipica dei Darkest Hour vengono però rielaborate con discreto talento nella composizione di pezzi dall’impatto immediato. ‘Architect’, la titletrack e la conclusiva ‘Forgive And Forget’ sono tracce obiettivamente belle e trascinanti, nelle quali risalta soprattutto il talento del batterista Jerod Boyd, sempre preciso e massiccio, soprattutto nell’uso dei break down. Sono proprio questi, insieme ad alcuni assoli interessanti, ad arricchire il risultato generale senza renderlo troppo ripetitivo, come invece capita spesso quando si ascolta metalcore e affini. Nulla di clamoroso all’orizzonte, ma come esordio colpisce per la freschezza e, soprattutto, non annoia. Si aspettano migliorie per permettere ai Miss May I di distinguersi dal folto sottobosco americano, ma le qualità e la voglia di migliorarsi, attraverso le tante date già previste su tutto il suolo americano, testimoniano a loro favore.
Miss May I
From USA

Discography
2009 Apologies Are for the Weak
2010 Monument
2012 At Heart
2014 Rise of the Lion
2015 Deathless
2017 Shadows Inside
2022 Curse of Existence