01. Sitra Ahra 02. Kings Of Edom 03. Unguentum Sabbati 04. Land Of Canaan 05. Hellequin 06. 2012 07. Cu Chulain 08. Kali Yoga III 09. The Shells Are Open 10. Din 11. After The Inquisition: Children
Songs
01. Sitra Ahra 02. Kings Of Edom 03. Unguentum Sabbati 04. Land Of Canaan 05. Hellequin 06. 2012 07. Cu Chulain 08. Kali Yoga III 09. The Shells Are Open 10. Din 11. After The Inquisition: Children
Ogni qualvolta esce un nuovo disco dei Therion la memoria volge agli anni in cui "Theli" e "Vovin" contribuirono a sconvolgere un panorama metal stantio e inconcludente regalando spessore alla prima fortunata stagione del symphonic metal. Potremmo dibattere anche per ore sull"efficacia del messaggio di Thomas Karlsson, leader del Dragon Rouge, o sulla continuità qualitativa delle release degli svedesi ma quello che può essere difficilmente messo in dubbio è l"unicità del progetto. Dopo l"ottimo "Gothic Kabbalah" Christofer Johnsson ha pensato bene di stravolgere totalmente una line up collaudata e poche volte nella storia mosse del genere hanno avuto esiti positivi. "Sitra Ahra" non mostra comunque punti deboli e sarà semmai la dimensione live a dovere essere verificata nei dettagli. All"inizio si fa un po" fatica ad abituarsi alla voce di Tomas Vikström, specialmente nelle parti più tirate, ma gli arrangiamenti sono maestosi e alcuni passaggi richiamano "Sirius B/Lemuria" e le sperimentazioni di "A"arab Zaraq - Lucid Dreaming". "Unguentum Sabbati" e "Land Of Canaan" valgono da sole l"acquisto dell"album e le liriche impreziosisco le complesse trame strumentali. La ferocia orchestrale che in "Din" descrive la punizione inflitta all"uomo dalla divinità è la prova che il talento non si disperde nel tempo e il gruppo è più vivo che mai.