01. Union Black 02. Warning 03. Cut Dem 04. Doom Riff 05. Living A Lie 06. Gun Talk 07. Own Ya 08. Make Your Mark 09. Get It Now 10. Bad Man Ah Bad Man 11. Death To All Spies 12. Game Over
Songs
01. Union Black 02. Warning 03. Cut Dem 04. Doom Riff 05. Living A Lie 06. Gun Talk 07. Own Ya 08. Make Your Mark 09. Get It Now 10. Bad Man Ah Bad Man 11. Death To All Spies 12. Game Over
La spassosa intro di 'Union Black' ispirata a 'God Save The Queen' e' il preludio al fantastico amalgama tra i Korn di 'Follow The Leader' e gli Hed(PE) di 'New World Orphans' che risponde al nome di 'Warning'. Un pezzo del genere andrebbe proibito ai deboli di cuore. Il disco spicca subito il volo e l'impatto creato da Aray Goggin e Benji Webbe supera le aspettative seppellendo di fatto quanto ottenuto con 'Shark Bites And Dog Fights'. La musica dei gallesi continua a miscelare metal, punk, dub e pop senza preoccuparsi troppo di quello che succedera' e questo livello di tensione viene mantenuto altissimo sia nei passaggi piu' esasperati e sperimentali sia in quelli piu' rilassati capaci di esaltare le parti vocali del cantante di colore. 'Union Black' e' un disco commerciale, eccitante e pungente al punto giusto eppure sembra di essere in un piccolo locale fumoso e assistere all'esibizione dei quattro mentre il pogo raggiunge vette insostenibili. 'Cut Dem' e 'Doom Riff' sono proclami di fronte ai quali non possiamo che schierarci a favore di un combo crossover che sta percorrendo una strada impervia ma ugualmente ricca di soddisfazioni. Il raggae di 'Guntalk' richiama l'urgenza dei Bad Brains, 'Living A Lie' e 'Get It Now' sono altri brani imperdibili anche se e' in 'Bad Man Ah Bad Man' che la vera natura di questi folli anticonformisti emerge in tutta la sua imprevedibilita'. Scordatevi di tutto quello che abbiamo imparato fino adesso. 'Union Black' e' pronto a metterci nuovamente in riga.