Non scopriamo certo adesso il valore degli Eldritch ma è doveroso fare i più sinceri complimenti ad un gruppo che non ha smarrito la propria integrità in nome del prog metal. Sono anni che i livornesi rilasciano grandi dischi svelando una passione innata per la musica e una preparazione tecnica indubitabile ed è davvero un peccato che ogni volta la stampa specializzata si dimentichi di loro qualche settimana dopo averne elogiate le doti. La tendenza esterofila che regna nel nostro paese penalizza release come 'Gaia's Legacy' che non hanno niente da invidiare a tante formazioni incensate soltanto perché di altra provenienza. Oltre a passaggi ultratecnici, stacchi thrash e riferimenti cospicui allo stile degli esordi l'ascoltatore potrà apprezzare un concept ispirato al riscaldamento globale e al documentario 'An Inconvenient Truth'. L'evoluzione rispetto a 'Blackenday' è da individuare soprattutto nelle parti vocali che hanno aggiunto un sapore melodico che ci riporta ai classicismi delle loro origini mentre la produzione risulta più compatta e illumina le doti di Terence Holler e Gabriele Caselli. Da segnalare la presenza di Bob Katsionis dei Firewind e la reprise di 'Through Different Eyes' dei Fates Warning.