Dopo avere discusso con Paul Mahon della release di '412 Days Of Rock N' Roll' e percepito dalle sue stesse parole l'eccitazione riguarda questa uscita che rappresenta una svolta determinante per la carriera del gruppo nato tra Newcastle e Downpatrick. Stiamo parlando del disco più ambizioso di una carriera vissuta in costante ascesa e di un approccio decisamente più mainstream che non intacca quelle che sono le coordinate di base di un quartetto indemoniato per il rock n' roll. 'Revival' è un titolo strano, quasi ironico se pensiamo a quanti nuovi gruppi fanno il verso alle icone degli anni sessanta nascondendosi dietro il termine vintage. I nordirlandesi sono molto di più, intanto hanno un cantante spaziale come Cormac Neeson che ha sfruttato al massimo il lavoro dietro la consolle di Chris ?Frenchie? Smith, in passato al fianco di Jet e Datsuns, e Chris Sheldon. Poi quelle chitarre rubate una volta ai Led Zeppelin e un'altra ai Black Crowes ci trasmettono un'energia live di cui sentiamo un disperato bisogno in queste stagioni dissennate. L'aggressività di 'Everyday Demons', seppure a tratti mitigata, è sempre presente nelle retrovie e canzoni come ''Waste Your Tears' e 'Use Me' non ci mettono molto a metterlo in chiaro. 'Caught On The Riverbed' e 'One More Revival' sono altri due gioielli imperdibili mentre Lynne ?Saint Jude? Jackaman illumina 'Nowhere Freeway' e 'New Day Rising' ci riporta addirittura indietro nel tempo a 'Come On Free Me'. Non fatevi sfuggire la limited edition con 'Piece By Piece' e la reprise di 'Fire And Water' dei Free'.