1. Hollow Mountain
2. Apples
3. Sedna
4. Told To Be Fine
5. The Living Layer
6. The Ghost
7. Black Summer
8. Dreams Today
9. Between The Walls
10. Monument
Songs
1. Hollow Mountain
2. Apples
3. Sedna
4. Told To Be Fine
5. The Living Layer
6. The Ghost
7. Black Summer
8. Dreams Today
9. Between The Walls
10. Monument
Sono soprattutto due le considerazioni che elevano il nuovo full lenght degli autori di 'Paradese' su un livello più alto della media delle uscite indie rock del momento. La prima è che i danesi non hanno nulla da dimostrare. Da anni sono riconosciuti come una delle poche entità sonore in grado di rileggere la lezione del passato e fornire altre di immutato spessore a coloro guardano con interesse al futuro. Con il suddetto album si sono fatti conoscere. Con 'Magic Chairs' hanno chiuso i ponti col passato e si sono lanciati a testa bassa in una competizione internazionale che li ha visti prevalare su buona parte della concorrenza. Oltre oceano vengono giudicati con la stessa invidia sperimentata nei confronti dei Sigur Rós o dei Radiohead pur non essendo riusciti a vendere così tanto. La seconda è che la band è ormai residente a Berlino da tempo e questa continua commistione con altre culture musicali e trend elettronici in serie ne ha allargato ulteriormente lo spettro di influenze. 'Piramida' è un disco completo nel vero senso della parola, purissimo dal punto di vista del suono, impeccabile nel songwriting che mai si limita alle note scontate o che potrebbero portare a facili risultati. La strumentazione illimitata del collettivo si adatta ad una visione prog della musica eppure la capacità di scrivere melodie pop disarmanti è intatta. La collaborazione con Vincent Moon per 'An Island' ha permesso di avvicinarsi con maggiore tranquillità alle scadenze imposte dall'etichetta e di questo aspetto ne hanno guadagnato le liriche di Casper Clausen e le orchestrazioni. 'Hollow Mountain' è destinata a fare innamorare di loro, un brano che non si pone limiti, ma anche tra le pieghe più ombrose di 'Piramida' si trovano incastonate altre gemme di rara bellezza. Tra queste 'Black Summer' e 'Monument' che godono di un'immediatezza travolgente. Sull'isola di Spitsbergen, non lontano dal Polo Nord, si trova un insediamento denominato 'Piramida' abbandonato da oltre un decennio e dove gli Efterklang hanno catturato centinaia di field recording e materiale di scarto in quantità per rendere imperdibili gli arrangiamenti del nuovo disco. Suggestioni uniche che si riflettono in una musica senza tempo. 'Apples' e 'The Ghost' i brani che nascondono un legame più forte col passato. 'Between The Walls' al contrario la proiezione più decisa verso un orizzonte che non è mai stato tanto limpido come adesso.