01. Intro/Deathripper 02. Unleash The Bastards 03. The Thing 04. Blood Drive 05. Accelerated Vision 06. Sample 07. Guilty Of Being Tight 08. The Trashin' Of The Christ 09. Hazardous Mutation 10. Nailed Casket 11. Abusement Park 12. Black Ice 13. Mind Eraser 14. Terror Shark 15. Set To Destruct 16. Bang Over
Songs
01. Intro/Deathripper 02. Unleash The Bastards 03. The Thing 04. Blood Drive 05. Accelerated Vision 06. Sample 07. Guilty Of Being Tight 08. The Trashin' Of The Christ 09. Hazardous Mutation 10. Nailed Casket 11. Abusement Park 12. Black Ice 13. Mind Eraser 14. Terror Shark 15. Set To Destruct 16. Bang Over
Guardando uno dei tanti canali musicali su sky mi è capitato di vedere “In the end” e direi che siamo ormai giunti al paradosso, nel senso che in un panorama cultural/musicale che strizza di continuo l’occhio agli anni 80, il sound di questi Municipal Waste mi suona più fresco di quello dei Linkin Park.
Sostanzialmente thrash con influenze hardcore (Exploited e Suicidal Tendencies), veloce e diretto senza grandi fronzoli, riff prepotentemente spediti che fanno da solida base a passaggi di batteria usciti direttamente dai dischi dei “gorilla biscuits” , basso galoppante unito a una voce che spesso e volentieri si mangia le parole; insomma, gli amanti del genere ci andranno a nozze. Personalmente lo trovo una delle uscite più interessanti degli ultimi 2 anni nonostante ci sia zero originalità, roba trita e ritrita che però “spicca” e “spacca” come non mai; non me ne vogliano quelli che vengono additati come gruppi emuli, ci vuole stile a essere come i Municipal. Un vero gruppo metal ignorante fino al midollo, basta vedere i filmati dei loro concerti : gente in mutande sul palco, altri che si lanciano col body board direttamente sulla folla, insomma, un delirio. Per chiudere in bellezza la copertina è disegnata da “Ed Repka”, autore delle più belle copertine dei Megadeth. Anni 80 rulez!