01. Womb of Lilithu
02. Splendour Nigri Solis
03. Astaroth
04. Furfur
05. Black Night Raven
06. The Necromancer
07. Marquis Phenex
08. Asmodee
09. Marchosias
10. Matanbuchus
11. Paimon
12. Opium Black
13. Infinite Infernalis
14. Amdusias
Songs
01. Womb of Lilithu
02. Splendour Nigri Solis
03. Astaroth
04. Furfur
05. Black Night Raven
06. The Necromancer
07. Marquis Phenex
08. Asmodee
09. Marchosias
10. Matanbuchus
11. Paimon
12. Opium Black
13. Infinite Infernalis
14. Amdusias
Balzati all?attenzione delle cronache per il recente allontanamento del singer a causa del suo arresto per abusi domestici nei confronti della moglie gli svedesi tornano sul mercato con un full lenght chiaramente ispirato a 'The Third Antichrist' e curato in tutti i dettagli. Prima di tutto la produzione che permette di distinguere un riffing di chiara ispirazione slayeriana, stacchi ritmici che seguono la scuola dei Dissection e atmosfere moderne che avvicinano alcuni brani ai Septic Flesh. Il songwriting non era mai stato così vario ma anche con Tobias Sidegård al suo posto si ha la sensazione che manchi ancora qualcosa per ottenere la consacrazione definitiva. Sarà che certe mosse sono già state effettuate da altri colleghi in precedenza o che la trasportabilità live di alcuni passaggi appaia complicata. Fatto sta che 'Womb Of Lilithu' è caratterizzato da una scaletta compatta, ricca di sorprese come 'Furfur' e 'Marchosias' ma anche più lunga del dovuto. Alle chitarre troviamo adesso l'ex Dismember Robert Sennebäck e Fredrik Folkare degli Unleashed ovvero due nomi tutelari del metal estremo nordico che non sembrano avere incontrato problemi di adattamento particolari. 'Splendour Nigri Solis' e 'Astaroth' sono un tributo al suddetto terzo album mentre 'The Necromancer' è probabilmente l'operazione più commerciale mai perpetuata dal gruppo.