Un disco interlocutorio quello con chi l'ex cantante dei Nightwish si rimette in gioco in versione solista. A sua detta buona parte del materiale era già stato ideato prima che Tuomas Holopainen le desse il benservito anche se il lavoro effettuato con Anders Bagge è stato rivisto in seguito alla separazione con i Nightwish. Al suo fianco troviamo Johan Kronlund ed un team di eccellenza per quanto concerne il pop svedese. Stefan Örn, Johan Glössner, Nicklas Flykt e Ronny Lahti hanno cercato di regalare spessore alla scaletta ma soprattutto di ritagliare quel singolo che potesse scalare le classifiche. Sinceramente 'Lies' e 'Falling' non mi sembrano imperdibili e molti arrangiamenti non convincono. A lasciare dubbi sono più che altro le tastiere che spesso stonano con il tentativo di mantenere un certo legame con le scene metal e dark. Solo nella title track si ha veramente l'impressione di avere di fronte una stella della scena nordica. La sostituta di Tarja Turunen aveva dimostrato di possedere personalità in 'Dark Passion Play' e 'Imaginaerum' ma stavolta la creatività lascia davvero a desiderare e dubito che rimanendo su questi livelli ci siano concrete possibilità di costruirsi una carriera solista importante.