A costo di apparire immodesto ricordo ai lettori che abbiamo parlato della cantante svedese e di un secondo album da brividi molti mesi prima che 'I Follow Rivers' facesse sfaceli nelle classifiche di tutto il mondo e addirittura il remix dance invadesse le discoteche. Questo per sottolineare come il clamore suscitato dai suoi occhi grandi ed una voce impareggiabile non è stato per chiunque legato al successo di vendite ed all'esposizione mediatica conseguente. Era prevedibile che il terzo album si muovesse in direzione mainstream ed infatti 'I Never Learn' è contraddistinto da diverse ballate elettroniche che sanno coniugare l'amore per Phil Spector come influenze moderne sulla falsa riga di Florence & The Machine, The XX e iamamiwhoami. Le canzoni sono state prodotte come in passato insieme a Björn Yttling di Peter Björn And John ma avvalendosi anche del contributo di Greg Kurstin che ha reso celebre Lily Allen. Il risultato è un album elegante per un popstar universalmente riconosciuta con 'No Rest For The Wicked', 'Silver Line' e 'Gunshot' che coincidono con i passaggi di maggiore spessore creativo. 'Wounded Rhymes' rimane su un livello altro ma anche questa nuova opera, sebbene più sospinta verso lidi commerciali, mostra i connotati ombrosi di un'artista ricca di fascino e personalità.