01. High Velocity Impact Spatter
02. Sadistic Embodiment
03. Kill or Become
04. A Skeletal Domain
05. Headlong into Carnage
06. The Murderer?s Pact
07. Funeral Cremation
08. Icepick Lobotomy
09. Vector of Cruelty
10. Bloodstained Cement
11. Asphyxiate to Resuscitate
12. Hollowed Bodies
Songs
01. High Velocity Impact Spatter
02. Sadistic Embodiment
03. Kill or Become
04. A Skeletal Domain
05. Headlong into Carnage
06. The Murderer?s Pact
07. Funeral Cremation
08. Icepick Lobotomy
09. Vector of Cruelty
10. Bloodstained Cement
11. Asphyxiate to Resuscitate
12. Hollowed Bodies
Anche le formazioni più consolidate hanno bisogno di mutare qualcosa ogni tanto per non rimanere affossate nel baratro dello stallo creativo e la dimostrazione più eclatante arriva dal nuovo lavoro in studio di una band che ha veramente scritto la storia del death metal. Giudizi a parte, 'Kill', 'Evisceration Plague' e 'Torture' provenivano dallo stesso studio ed erano stati modellati da Erik Rutan secondo le sue idee. Anche se con l'ultimo full lenght si era già avvertito il desiderio di cambiare il rischio che il procastinarsi di questa situazione portasse ad una stagnazione del songwriting era notevole e quindi Alex Webster ha scelto di rivolgersi altrove. 'A Skeletal Domain' è nato agli Audio Hammer Studios sotto la supervisione di Mark Lewis che ricordiamo al fianco di DevilDriver e The Black Dahlia Murder. Una svolta totale sia per quanto riguarda i suoni sia per le parti vocali. Non fraintendetemi, i Cannibal Corpse rimangono i Cannibal Corpse e gli affezionati continueranno ad amarli, forse anche di più di prima, ma la freschezza che emerge da questa scaletta è davvero impressionante. La composizione delle tracce è stata spartita in maniera piuttosto democratica con Patrick O'Brien responsabile del maggiore numero ed il monumentale bassista e Rob Barett chiamati a dividersi il materiale restante. Il risultato è un album grezzo che si poggia su ritmiche ricche di groove e blast beat con retaggi brutal e gore che arricchiscono un guitar work old school in tutto e per tutto. Dal punto di vista vocale Mark Lewis ha spinto George Fisher a rivisitare i giorni di 'Bloodthirst' e passaggi come 'High Velocity Impact Spatter' e 'Kill Or Become' ti tolgono sul serio la voglia di vivere. Da brividi la performance dietro la pelli di Paul Mazurkiewicz ma questa non è una novità. Fatto sta che imbattersi in 'Sadistic Embodiment' e la title track è come essere scaraventati contro un muro a duecento miglia all'ora. Aggiungete un velo dark che ricopre l'intera release e capirete perché 'A Skeletal Domain' non teme il confronto con nessun altro capitolo di una discografia omnia per chi mastica estremo pure a colazione.
Eaten Back To Life (1990) Butchered At Birth (1991) Tomb Of The Mutilated (1992) The Bleeding (1994) Vile (1996) Gallery Of Suicide (1998) Bloodthirst (1999) Gore Obsessed (2002) The Wretched Spawn (2004) Kill (2006) Evisceration Plague (2009) Torture (2012) A Skeletal Domain (2014) Red Before Black (2017) Violence Unimagined (2021) Chaos Horrific (2023)