I ragazzi di Brighton rispondono a tutti i canoni tipici delle boy band. Bellocci, con i vestiti giusti e pronti a fare impazzire le ragazzine. Queste poche parole potrebbero essere sufficienti a molti di voi a chiudere la pagina e cambiare recensione e da un certo punto di vista non potrei dare loro torto. ‘Never Happy Ever After’ è però un debutto che funziona alla perfezione. Il mix tra pop, punk e emo proposto dagli inglesi si avvale di soluzioni melodiche capaci di distinguerli dalla agguerrita concorrenza. Già il fatto che l’album esca per Fearless Records dovrebbe fare riflettere considerate le band interessanti che l’etichetta californiana ha supportato in questi ultimi anni. Per il momento gli As It Is non sfigurano al fianco di August Burns Red, The Maine e The World Alive e questo direi che è già un ottimo punto di partenza. Il difetto principale risiede in alcuni riff che citano pesantemente i Blink 182 ma la versatilità al microfono di Patty Walters conta più di tutto il resto. ‘Cheap Shots & Setbacks’, ‘Drowning Deep In Doubt’ e ‘My Oceans Were Lakes’ i passaggi migliori di un album che potrebbe ottenere riscontri importanti sia in patria che oltre oceano. Sarà curioso vedere se in futuro la band riuscirà ad impostare un percorso artistico personale evitando i condizionamenti imposti a certi livelli.