Da quando faccio il giornalista avrò letto una o due recensioni su un gruppo femminile che non fossero sessista in un verso o nell’altro. Sia quando vengono tacciate di incompetenza o di sapere solo scuotere il culo, sia quando vengono elogiate oltre i loro meriti per ingraziarsele nei futuri backstage party, le band di questo tipo finiscono per essere penalizzate e sono sicuro che avverrà anche stavolta. In realtà le Thundermother picchiano duro sul serio e ‘Road Fever’ spacca, è un disco rock n’ roll prodotto alla grande, con canzoni che sprigionano adrenalina e sentimenti positivi ma soprattutto che lascia intendere quello che le ragazze sanno fare dal vivo. Sulla scia delle Crucified Barbara e delle Drain STH, il quartetto nato dall’unione delle chitarriste Filippa Nässil e Giorgia Carteri ha bruciato le tappe facendosi molti amici nella scena di Stoccolma. Adesso è venuto il momento di ottenere un riscontro altrettanto importante anche all’estero e per questo il successore di ‘Rock n’ Roll Disaster’ puo’ puntare su singoli accattivanti quali 'It's Just A Tease', 'FFWF' e 'Roadkill'. Al microfono troviamo l’irlandese Clare Cunningham mentre la sezione ritmica è formata da Linda Strom e Tilda Stenqvist che seguono alla lettera le regole impartite dalle icone hard rock di fine anni settanta ed inizio anni ottanta. Scorrendo la scaletta vi imbatterete in riferimenti a AC/DC, Hanoi Rocks, Runaways e Girlschool con riff che chiedono solamente di alzare il volume al massimo e ritornelli che si fissano nella testa al primo ascolto. ‘Give Me Some Lights’, ‘Deal With The Devil’ e ‘Thunder Machine’ altri passaggi che vi faranno saltare per aria.