L'artista losangelina era chiamata a confermare le belle parole spese dalla critica per 'Loud City Song' e la sensazione è che questo quarto full lenght potrebbe valorizzare ulteriormente il catalogo della Domino e addirittura spingerla più in alto nella considerazione degli addetti ai lavori e del pubblico. Il suo è un mix educato e mai eccessivo di art pop e elettronica da Microchord con testi sognanti ed arrangiamenti da prima della classe. Amando il “lato oscuro della forza” devo ammettere che un pezzo 'Night Song', cupo e solenne con la voce veramente capace di scavarti dentro, mi appassiona molto più degli altri ma anche i profili melodici di 'Sea Calls Me Home' e 'Everytime Boots' sono di assoluto spessore. 'Silhouette' e 'Vasquez' flirtano col jazz mentre 'Lucette Stranded On The Island' si rivela il momento più vicino alle sessioni di registrazione precedenti. Le dissonanze di 'Feel You' – il cui video ci dice molto del suo carattere introverso - dimostrano che Julia Holter non desidera scendere a troppi compromessi e questo atteggiamento potrebbe attrarre anche qualche appassionato di indie rock. Splendida la produzione di Cole Mardsen Greif-Neill già collaboratore di Ariel Pink e Beck.