Magari in fase di intervista ci faremo spiegare meglio ma già dal titolo – acronimo di ' Union des Républiques Socialistes Animales' in somma referenza alla 'Fattoria degli animali' di George Orwell – il nuovo album della fantastico doom band italiana marca, con tanto di sigillo e ceralacca, un evento storico per l'intero panorama musicale internazionale. Dopo un lungo periodo di inattività, sono trascorsi nove anni dalla pubblicazione di 'The Blue', coinciso con l'addio di Giuseppe Orlando – adesso nei The Foreshadowing a breve nei negozi con 'Seven Heads Ten Horns' – i Novembre immettono sul mercato dieci canzoni che scavano nel profondo dell'animo di tutti i noi. Con gli anni le influenze gotiche si sono ridotte ai margini e l'amore per il death, nel loro caso più atmosferico e raggelante, si è rifatto sempre più vivo. Non è un caso se l'album, registrato al Blue Noise Studio ed al PlayRec Studio di Massimiliano Pagliuso, sia stato mixato da Dan Swanö, che aveva contribuito a rendere epici i primi due lavori. Conoscendo a memoria i suoi album precedenti e sapendo quanto sia riuscito ad ottenere in passato fa sorridere sentire Carmelo Orlando che parla di maturità artistica ma di sicuro con 'Ursa' il musicista etneo ha saputo addentrarsi in territori lirici ed atmosferici nuovi. Un coraggio non da poco considerato lo status di culto raggiunto in carriera ma che ancora una volta è supportato da una maestria tecnica ed una lungimiranza rari da riconoscere in circolazione. La meravigliosa 'Annoluce' è impreziosita dalla presenza di Anders Nyström - di recente tornato attivo con i Bloodbath e pronto a regalarci il nuovo lavoro in studio dei Katatonia – e pure 'The Rose', 'Oceans Of Afternoons' e 'Bremen' sono momenti da brividi. Poi ci sono 'Umana', così prossima a 'Materia', e la title track che traduce in musica le suggestioni provocate dall'artwork di Travis Smith e ci riconduce, lentamente e senza alcuna fretta, alle inferriate di ingresso di un immaginario che avevamo già intravisto a seguito del passaggio dalla Century Media alla Peaceville. La line-up è completata da Fabio Fraschini e David Folchitto. Una solida sezione ritmica per una musica in grado di trasmettere fierezza e attitudine, genio e rivendicazione nei confronti degli abomini compiuti verso la natura e gli animali.