In fase di intervista, discorrendo con Jon Larsen dei primi tempi della band è venuta fuori l'apparizione dei danesi all'Ankkarock Festival di qualche anno fa. Performance a parte ricordo come fosse ora che al primo pezzo c'erano circa duemila persone, al secondo e al terzo il doppio, a metà scaletta più di diecimila. Il loro ibrido tra hard rock, thrash, blues e rockabilly resta unico e travolgente e anche se non tutti i lavori in studio si sono spinti sugli stessi livelli, sono in pochi a non essersi divertiti almeno una volta con gli autori di ‘Guitar Gangsters & Cadillac Blood’ e ‘Beyond Hell/Above Heaven’. L’ingresso del chitarrista Rob Caggiano non si è rivelata fin da subito una mossa azzeccata tanto che 'Outlaw Gentlemen & Shady Ladies' è stato criticato in maniera dura dalla stampa specializzata per mancanza di idee. Stavolta che l’ex Anthrax ha potuto incidere maggiormente in termini di songwriting i risultati si vedono e difatti 'Seal The Deal & Let's Boogie' presenta pochi passaggi a vuoto. Sinceramente non amo troppo ‘For Evigt’, versione in lingua originale di 'The Bliss' con Johan Olsen dei Med Magtens Korridorer e la cover dei Teenage Bottlerocket è un po' fuori contesto. Il resto è però costruito su riff che rimangono in testa, retaggi degli anni ottanta e cori di spessore. A tratti Michael Poulsen è irresistibile, 'The Devil's Bleeding Crown' è un ottimo singolo e 'Black Rose', che vede la presenza di Danko Jones, il pezzo che dal vivo scatenerà la folla.