La scena di Leeds è da sempre una delle più attive del Regno Unito e solo negli ultimi anni ha prodotto formazioni interessanti come ¡Forward, Russia!, Kaiser Chiefs, Hawk Eyes e Wild Beasts. Rispetto alla concorrenza i ragazzi in questione sembrano orientarsi maggiormente sul versante americano ed in particolare al grunge ed a certo alternative rock che ha fatto più presa oltre oceano piuttosto che nel vecchio continente. Oltre al leader Matt Bigland la formazione è completata dal batterista Mike Sheils e dal bassista Jim Cratchley, il nome è nato dal remake di King Kong e gli intrecci con Japanese Voyeurs e Castrovalva hanno acceso l'interesse su questa terza fatica su lunga distanza che sembra possedere qualcosa in più a confronto con i precedenti 'Growing Pains' e 'Nature Nurture'. Un po' Nirvana, un po' Soundgarden, qualcosa di indie rock, tracce pulsanti quali ‘Grim Valentine’ e ‘Nothing Personal’ che potrebbero essere nate nello studio degli Shellac. 'Eleven Eleven' ti prende con il passare degli ascolti, ti ipnotizza come l’artwork di Nayfe Slusjan e poi arriva ‘Anxiety Trip’ e capisci che questa band ha davvero del potenziale e potrebbe compiere progressi notevoli. Consiglio caldamente la versione in vinile masterizzata da John Davis.