“Ohhh babyyy, you’re my little RNR!”. Resistere all’impeto goliardico di Danko Jones è francamente impossibile e anche a questo giro i canadesi hanno confezionato una manciata di tracce destinate a divertire ed essere consumate in tour e negli stereo di tutto il mondo. La ricetta non è cambiata anzi, forse per la prima volta in carriera, ‘Wild Cat’ è stato registrato con la medesima line-up dell’album precedente, nello stesso studio e avvalendosi ancora delle prestazioni di Eric Ratz. Il legame con ‘Fire Music’ appare di conseguenza forte così come il ritorno alle origini della band. ‘Do This Every Night’ cita ‘My Sharona’, la scarica elettrica di ‘Let’s Go Dancing’ è incontenibile ed i ritornelli dell’opener e di ‘Going Out Tonight’ valgono un ipotetico “best of”. Non mancano due singoli più puliti per le emittenti radiofoniche - la suddetta ‘My Little RNR’ e la strepitosa ‘You Are My Woman’ - però l’attitudine è sempre quella, in grado di far ribollire il sangue all’intera scena scandinava, tra riff massicci e doppi sensi a sfondo sessuale. Vent’anni trascorsi più on the road che nella propria abitazione, con duee sole regole ovvero alzare il volume, finché gli amplificatori lo consentono, e pompare al massimo il mix tra hard rock, garage e blues per fare scorrere l’adrenalina a fiumi. Rich Knox picchia duro dietro le pelli, John Calabrese ammicca mentre percuote le corde del suo basso e Mango Kid grida a più non posso. La vera “rivoluzione” è non cambiare le carte in tavola e distinguersi per integrità.