Sette tracce di notevole personalità per i doomster di Little Rock, Arkansas che con i precedenti ‘Sorrow And Extinction’ e ‘Foundations Of Burden’ sono riusciti a costruirsi un seguito ed una credibilità talmente consistenti da convincere Nuclear Blast a metterli sotto contratto. I Black Sabbath rimangono sullo sfondo così come le influenze hard rock blues che tanto hanno gratificato la carriera dei Cathedral e pure qualche sfumatura alla Intronaut che non dispiace affatto (‘Dancing In Madness’ e ‘Cruel Road’). Di sicuro ‘Heartless’ è un lavoro più elaborato e ambizioso rispetto ai primi due album, non scende a compromessi ma allo stesso tempo propone arrangiamenti curati e qualche contorno melodico di effetto. L’iniziale ‘I Saw The End’ cita i Mastodon, ‘Thorns’ si erge possente su un paio di riff in palm muting e la title track sembra un pezzo degli Avatarium in versione drammatica. Il limite è forse rappresentato da Brett Campbell, autore di un’ottima prova ma incapace di andare oltre un certo tipo di tonalità. Questo potrebbe rappresentare un problema sul lungo periodo ma attualmente ‘Heartless’ è senza dubbio una delle più piacevoli sorprese tra le release recenti dell’etichetta tedesca.