-Core
Sylosis
UK
Pubblicato il 12/06/2015 da Lorenzo Becciani

'The Dormant Heart' è senza dubbio una delle migliore uscite degli ultimi mesi. Cosa desideravate migliorare dopo un album solido come 'Monolith'?
Siamo tuttora orgogliosi di quell'album e non volevamo migliorare nulla. 'The Dormant Heart' è molto diverso anche se non è detto che questa sia la direzione che seguiremo in futuro. Abbiamo seguito il nostro istinto e ci lasciamo lasciati andare nel breve periodo in cui ci siamo concentrati solamente sul songwriting.

Quanto tempo avete impiegato a completare il processo?
Scriviamo in continuazione ma mentre 'Monolith' era di fatto finito quando entrammo in studio in questo caso le idee sono state modificate più volte. Magari quando stavamo terminando una canzone venivano in mente dei nuovi riff per un'altra. E' stato un processo lento a causa dei tour. Una volta che avevamo l'ottanta per cento del materiale pronto ci sono voluti circa due mesi per registrare e mixare tutto.

Vi siete ispirati a qualche album in particolare per la produzione ed il mixaggio?
Non penso direttamente. Il gruppo che amo di più in questo periodo sono i Black Breath e anche se loro hanno quelle chitarre molto groovy e fuzzy, tipiche degli Entombed, che noi invece non abbiamo, ci unisce il suono intenso, crudo e organico della nostra musica.

Perchè avete scelto proprio 'Mercy' come primo singolo?
Abbiamo lasciato scegliere all'etichetta. In fondo se una canzone non ci piacesse non sarebbe nella scaletta quindi per noi sarebbe andato bene qualunque cosa. Tutti sapevamo comunque che avrebbero scelto 'Mercy' perché è il pezzo più diretto e melodico.

Quali sono gli altri momenti significativi dell'album a tuo parere?
'Where The Wolves Come To Die' è un'introduzione fantastica all'album. E' strutturata su un lungo passaggio strumentale ma non è mai noiosa. 'Victims And Pawns' è epica e forse una delle tracce più heavy che abbiamo mai scritto. Le percussioni sono quasi industriali. 'Quiescent' è un altro pezzo che amo molto. E' totalmente acustica e con un certo feeling prog.

La mia preferita è 'Leech' che mette in luce le tue qualità come cantante. Quanto è cambiato il tuo approccio dai primi tempi?
Ti ringrazio moltissimo. Sono solo quattro-cinque anni che canto quindi sto ancora sperimentando e migliorando. Scott Atkins mi ha aiutato molto in questo.

Cosa ricordi dei primi due ep 'Casting Shadows' e 'The Supreme Oppressor'? Quanto siete lontani da quel suono adesso?
Sicuramente parecchio anche perché quei due ep sono stati pensati come demo e non ci rappresentano molto. Eravamo giovani e dovevamo crescere come musicisti.

E cosa puo dirmi di 'Conclusion Of An Age'?
Vale lo stesso discorso anche se quello è stato un album importante per noi. Soprattutto la produzione è diversa da quello che facciamo ora. A quei tempi ci piacevamo molto i Cult Of Luna e volevamo un po' imitare il loro suono. All'epoca ascoltavamo anche tanto doom. 

Nella precedente intervista parlammo di vecchie band thrash. Non ti sei stufato di questo trend revivalistico?
Non mi ha mai interessato troppo. Se devo guardare al passato allora ascolto i primi album di Metallica o Sepultura. Non certo quelli che escono adesso.

Sono rimasto molto colpito dall'artwork di 'The Dormant Heart'...
E' un sacrificio ma non deve essere inteso come tale. L'artwork vuole essere una metafora per tutte quelle persone che trascurano l'aspetto sociale o addirittura loro stesse perché i media li spingono a farlo. Nella società moderna regna la corruzione.

Devo dire che sei bravissimo a dipingere..
Grazie ancora. Ho imparato da mia madre che era un'artista piuttosto quotata. Mi sono fermato per diverso tempo poi, da circa due anni, ho ripreso a dipingere t-shirt e artwork per altri artisti. Cerco di avere il mio stile e di limitare i costi.

(parole di Josh Middleton)

 

Sylosis
From UK

Discography
Conclusion Of An Age (2008)
Edge Of The Earth (2011)
Monolith (2012)
Dormant Heart (2014)
Cycle Of Suffering (2020)
A Sign Of Things To Come (2023)