Hai dichiarato che la longevità dei Kataklysm è dovuta principalmente al duro lavoro di tutti questi anni. Sono curioso quindi di sapere come sono le tue giornate..
Quando mi alzo accendo il laptop e devo rispondere a tipo duemila email. Oltre alla prove ed al songwriting fare parte di una band significa organizzare tour e mantenere i rapporti con l’etichetta e le persone che ci ruotano attorno. Inoltre dirigo una booking agency e mi occupo del management di Fleshgod Apocalypse e Septicflesh. Quando abbiamo iniziato non pensavo che saremmo durati così a lungo ma con il passare degli anni la convinzione è aumentata. Ai tempi della firma con la Nuclear Blast il personale della distribuzione canadese ci disse di goderci quel periodo perché sarebbe durato al massimo due o tre anni ed invece siamo ancora qui. Il segreto è la perseveranza.
Di cosa parla ‘Of Ghosts And Gods’?
La storia del genere umano è caratterizzata da sempre dall’acceso contrasto tra scienza e religione. Adoriamo le divinità che ci sono state imposte ma allo stesso tempo siamo delle forme di vita di passaggio sulla terra. Sarebbe molto meglio se ci preoccupassimo di dare il massimo nel periodo che ci viene concesso invece di perseguire certi ideali. Tutti vogliono il passato o il futuro, nessuno il presente, ed è ridicolo che con lo sviluppo della tecnologia ci siano ancora guerre per motivi futili come la religione.
Dal punto di vista stilistico come vi siete mossi stavolta?
Dopo tanti anni è difficile non ripetersi e sperimentare può essere rischioso. Abbiamo cercato di scegliere canzoni caotiche, tecniche ma allo stesso tempo porre grande attenzione alla parte melodica. Personalmente trovo delle similitudini con 'In The Arms Of Devastation' e 'Prevail'. Inoltre abbiamo deciso di promuovere l'album con un lyric video per ciascuna canzone. Non l'ha mai fatto nessuno nell'ambiente metal.
Quanto è cambiato il tuo approccio al music business negli ultimi anni?
Sono il leader e l'immagine della band quindi devo stare attento ad ogni mossa. Sono sempre educato ma non scendo a compromessi. Ho un sacco di amici nel metal e nonostante quello che si dica la rete è ancora estesa. Ai festival è possibile stringere grandi amicizie come quella che ci lega ormai da tempo con i Cannibal Corpse. Il lato negativo è rappresentato dalla competizione. Ce n'è ancora troppa.
Quanto tempo avete impiegato a completare l'album?
Più del solito. Quasi un anno perché avevamo tante idee tra cui scegliere e dovevamo trovare la chimica col nuovo batterista. Le chitarre sono state registrate in Texas, il basso e la batteria in Canada, la voce in Florida con Mark Lewis ed infine il mixaggio è stato effettuato in Inghilterra da Andy Sneap. Non è facile lavorare con lui e gli siamo grati perché per mixare 'Of Ghosts And Gods' ha rifiutato la proposta dei Children Of Bodom.
Pensi che riproporrai a breve gli Ex Deo?
Sto ricevendo tante richieste dai fans e pressioni da parte della label. Il concept sull'Impero Romano è costoso e impegnativo quindi devo valutare molti aspetti.
Chi è la pecora nera della band?
Il nostro batterista perché c'è da poco.
A chi è dedicata 'Soul Destroyer'?
Mi sono ispirato a quello che avviene in un paese avanzato come il Sud Africa dove nel giro di qualche miglio puoi passare dalla giungla alla metropoli. E' incredibile che gli animali vengano uccisi per sport o per la loro pelle.
E' più difficile organizzare tour o scrivere canzoni?
Sicuramente organizzare tour! Alcune canzoni possono nascere anche in due ore.
Cosa stai ascoltando di recente?
Demon Hunter e Septicflesh.
(parole di Maurizio Iacono)