Prima di tutto vorrei capire cosa si cela dietro al vostro nome..
Il nome si riferisce ad un film “bikesploitation” degli anni settanta. E’ brutale, esilarante e caotico. Parla di una gang di bikers che invade una comunità di hippies alla ricerca della leader Old Lady ma vengono respinti da una gang afro-americana guidata da una “black mama” ammiccante. Ci piace lo scontro tra gli archetipi della cultura americana del ventesimo secolo. E' un po' se Quentin Tarantino focalizzasse la sua lente su Altamont o la Convention Democratica del '68.
Come siete entrati in contatto con Svart Records?
Abbiamo spedito dei demo ad alcune label. Un paio hanno mostrato interesse e dopo un periodo di trattativa abbiamo deciso che Svart Records era la migliore scelta per pubblicare il nostro primo full length.
Quali sono i vostri album preferiti nel loro catalogo?
Credo che 'Climax' dei Beastmilk sia fantastico e sia destinato a durare nel tempo. Mi piacciono molto anche le release di The Golden Grass, Witch Mountain, Seremonia e Bog Oak oltre ad alcune ristampe come quella dei Demilich, 20sss Adversary Of Emptiness e la discografia degli Ani Cimex. Mi piacciono pure i Sabbath Assembly ed il fatto che facessero parte del catalogo della Svart Records ha sicuramente influito sulla nostra scelta. Un altro album interessante è 'Sinister Vibes' degli Hard Action che mi ha ricordato un po' i Turbonegro.
So che avete un background punk e hardcore. Puoi darci qualche dettaglio in più?
Il nostro cantante Andy aveva una band chiamata The Walking Dead, sulla falsa riga dei The Bronx, che si è esibita nei dintorni di Sacramento per diversi anni. Ha fondato i Peace Killers con suo cugino Anthony DelValle. Io suonavo in un'altra punk band chiamata Atom Bomb oltre che nei Kill Devil con Alex. Il nostro chitarrista Cory suonava nei Dead Dads e nei The Strange Party oltre che negli Ungulate che facevano black metal.
'Peace Killers' è il vostro primo full length dopo due ep. Quanto sono stati importanti per focalizzare i vostri obiettivi e trovare un suono personale?
Allora non avevamo definito completamente il nostro suono. Gli ep e l'album rappresentano i vari step di un percorso in cui abbiamo cercato di inserire nuovi elementi e creare nuove atmosfere proponendo un approccio musicale differente.
Quanto avete cominciato a comporre le nuove canzoni?
La maggior parte delle canzoni dell'album risalgono a qualche anno fa e si sono evolute nel tempo. Una volta pronte siamo entrati in studio e le abbiamo registrate con Pat Hills.
Perchè avete scelto proprio gli Earth Tone Studios?
Pat è un buon amico. Ci ha visto passare attraverso vari progetti e formarci nel corso nel tempo quindi ci conosce individualmente oltre che come band. E' un grande lavoratore, ha talento ed è una persona brillante che sa come ottenere quello che vuole. A Sacramento è considerato una sorta di santo patrono e siamo stati fortunati ad avere la possibilità di accedere alle sue conoscenze.
Vi siete ispirati a qualche album in particolare per quanto concerne produzione e mixaggio?
Dovresti chiedere a Pat quali sono le sue influenze. Noi abbiamo cercato di dare il massimo e ottenere un suono potente e hi-fi. Molto moderno, non artificioso, vintage o come se fosse stato registrato in una stanza da letto. Nelle cuffie esplode pur mantenendosi equilibrato e dinamico. Non come tanti album che escono al giorno d'oggi.
Prova adesso a recensire 'Devils Daughters' per i nostri lettori..
'Devil's Daughters' è una storia di peccati, di chi vive uno stile di vita edonistico e incontra dei bizzarri figuri durante la sua vita. Il basso di Alex apre l'album in maniera iconica. Non avrebbe potuto essere diversamente.
Perchè avete deciso di chiudere l'album con una cover di 'Spoonful'?
Quando eravamo ancora in tre e non avevamo tante canzoni inedite da suonare ci affidavamo a qualche cover. Ci piaceva ovviamente la versione dei Cream anche se la batteria è più diretta nella nostra versione. Abbiamo giocato anche con la parte “some cry about it”, aggiunto qualche solo e provato a renderla più live possibile. Joel Case e il grande Fender Rhodes hanno fatto il resto.
Ci sono altre band interessanti a Sacramento oltre a Deftones e Will Haven?
Ce ne sono a decine. I CHRCH che porteranno il loro “Sacto Doom” in Europa a primavera. L'altra band di Cory, i Dead Dads, è fenomenale. Gli Psychosomatic sono veterani dello skate-thrash mentre i Kill The Precedent fanno industrial punk e i loro folli show sono tra i migliori della California del Nord. Anche loro sono veterani e ci hanno influenzato molto. Queste ultime due band suoneranno con noi al release party dell'album che si terrà il 30 gennaio all'Harlow's di Sacramento. Ti consiglio anche Alarms, Black Majik, Battle Hag, Bog Oak e Crimson Eye.
Qual è la vostra definizione di stoner?
Per me significa avere un suono potente con tempi più rilassati. La naturale evoluzione dell'heavy psych blues di fine anni sessanta e inizio anni settanta senza porre troppa attenzione alle strutture del blues americano. Non so se siamo stoner, di sicuro siamo influenzati band proto-metal e psych-stoner degli anni ottanta e novanta.
Quali sono i vostri album psichedelici preferiti di sempre?
Andy è cresciuto ascoltando 'Vincebus Eruptum' dei Blue Cheer, 'Disreali Gears' dei Cream' e 'Da Capo' dei Love oltre che con Frank Zappa & The Mothers Of Invention, che non definirei psichedelici. Anche l'omonimo dei Grateful Dead e Roky Erickson & The Aliens sono fantastici.
Avete seguito il processo di stampa dei vinili? Siete fanatici di questo formato?
Alcuni di noi sono cresciuti circondati da vinili. Il padre di Andy, per esempio, aveva un'immensa collezione con grande enfasi sulla musica di San Francisco di fine anni sessanta. Ci piace pensare che le band di quell'era così come le punk band che ascoltavamo da teenager si siano unite per forgiare il nostro songwriting ed aiutarci ad arrivare fino a dove siamo adesso.
(parole di Greg Hyatt)